Francesca Michielin

Solcando una strada originale nel pop, Francesca Michielin ha descritto sogni e dilemmi di una generazione in cerca di incontri e spazi autentici. Se la vocazione musicale si era già manifestata con gli studi di pianoforte, il canto gospel e l’esperienza al basso con gli amici, è stata la vittoria di X Factor nel 2011 a segnare il debutto della veneta (Bassano del Grappa, 1995), che lo stesso anno trova il primo successo in ‘Distratto’, sotto la supervisione artistica di Elisa. Nell’esordio Riflessi di me (2012), la mescolanza di inflessioni soul, suoni rock e cantautorato di scuola inglese pone le fondamenta per future commistioni quali ‘Cigno nero’ e ‘Magnifico’, fortunate ballad rap accanto a Fedez, con cui condividerà nel 2021 il palco di Sanremo. Proprio all’Ariston arriva nel 2016 con ‘Nessun grado di separazione’, esito di una maturazione compositiva che capitalizza l’incontro con le produzioni elettroniche di Michele Canova. Il processo di crescita artistica culmina in 2640 (2018), dove la questione dell’appartenenza, i problemi del pianeta e le ombre dell’ingresso nell’età adulta trovano modo di esprimersi senza filtri, grazie anche al sodalizio con Calcutta. Il lavoro con i colleghi e le sperimentazioni tra indie e dance sono le basi di FEAT (Stato di Natura), progetto del 2020 che fa della contaminazione la colonna portante di un trionfo di duetti e collaborazioni da record, incentrati sull’idea di un continuo scambio stilistico.