Reduce dalla rivoluzionaria esperienza dietro la batteria dei Nirvana, nel 1994 Dave Grohl decide di imbracciare la chitarra e di calarsi nei panni di cantante e frontman, inaugurando lo stellare percorso artistico dei Foo Fighters. Immediatamente accolto dai favori del pubblico nel 1995, il primo capitolo discografico del nuovo progetto sembra preannunciare l’avvio di una promettente carriera solista, ma in breve tempo il musicista originario dell’Ohio mette in piedi una vera e propria band e si lancia all’assalto delle classifiche con The Colour and the Shape (1997), riflesso di un immaginario post-grunge che spazia dalle chitarre distorte di una hit come ‘Everlong’ a intime ballate dall’incedere rallentato. Trainato dallo straripante successo di ‘Learn to Fly’, il successivo There Is Nothing Left to Lose (1999) conferma l’efficacia di una formula alt-rock non immune alla melodia, mentre nel 2005 In Your Honor regala emozioni viscerali con ‘Best of You’. Se l’irrefrenabile scalata alle chart continua con titoli come Echoes, Silence, Patience & Grace (2007), Wasting Light (2011) e Sonic Highways (2014), le atmosfere disinvolte e orecchiabili di Medicine At Midnight (2021) fanno da preludio al saliscendi emozionale di But Here We Are, pubblicato nel 2023 a poco più di un anno di distanza dalla tragica scomparsa del batterista Taylor Hawkins.