Fast Animals and Slow Kids

“Uniti e forti per noi stessi, fino alla fine”: nel verso di ‘Un pasto al giorno’ (2013) c’è tutta la poetica coesiva dei Fast Animals and Slow Kids, band del sottobosco alternativo salita ai vertici della scena italiana in un perfetto connubio di rumore e melodia. - Con un nome mutuato da un reality show immaginario citato ne I Griffin, la formazione muove i primi passi nel 2008, uscendo allo scoperto nel 2010 grazie all’eroica etichetta indipendente To Lose La Track, che pubblica l’EP Questo è un cioccolatino. - Prodotto da Andrea Appino degli Zen Circus, Cavalli (2011) segna l’inizio di un’avventura che trova la dimensione ideale nei live, puntualmente introdotti dalla frase “Siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia”. - Uscito nel 2013, Hybris incontra il favore della critica e di un pubblico visceralmente coinvolto in concerti sold-out dall’emotiva attitudine corale di brani come ‘A cosa ci serve’. - La formula viene riproposta e affinata in ‘Come reagire al presente’, anticipo dell’esplosione commerciale di Alaska (2014), che diventa in una manciata di ore il disco di settore più venduto su iTunes. - In una traiettoria orientata sulle coordinate della maturità, Forse Non È La Felicità (2017) e Animali notturni (2019) precedono la definitiva consacrazione pop rock certificata dal successo di È già domani (2021) e dall’alto valore simbolico della collaborazione con Ligabue in ‘Il tempo è una bugia’ (2022).