Fabrizio De André

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Informazioni su Fabrizio De André

Dai vicoli della sua Genova ai campi rom, Fabrizio De André ha cantato gli ultimi del mondo. Cresciuto tra caruggi malfamati e libri anarchici, il cantautore (1940-1999) debutta a inizio anni ‘60, portando nella scuola genovese una voce cavernosa da chansonnier, un pugno di melodie antiche e storie tragiche, come ‘La canzone di Marinella’ poi reinterpretata da Mina nel 1968. Le orchestrazioni di Gian Piero Reverberi vestono la sua chitarra di una sobria eleganza sinfonica nella prima metà della tetralogia di concept album cominciata con Tutti morimmo a stento (1968), prima di incontrare fantasmagorie prog negli arrangiamenti a opera di Nicola Piovani di Non al denaro, non all’amore, né al cielo (1971). Grazie all’incontro con Francesco De Gregori, Faber interiorizza influenze americane di matrice rock e folk, mentre sigla successi amari come ‘La Cattiva Strada’ e ‘Amico Fragile’ (1975): la sua penna tradisce disillusione, ma la voglia di sperimentare è palpabile, come testimonia un celebre tour del ’78-'79 con la PFM. De André cerca nuovi mondi da raccontare e nuovi linguaggi: i reietti e i popoli oppressi nei due album melodiosi scritti con Massimo Bubola, le genti in movimento del Mediterraneo nell’impresa etnografica di Creuza de ma con Mauro Pagani. Temi filosofici e suoni di impronta world music che porterà a maturazione negli anni ‘90, descrivendo un’umanità in ginocchio eppure piena di vita nei due dischi firmati in parte con Ivano Fossati.

LUOGO DI NASCITA
Genoa, Italy
DATA DI NASCITA
18 febbraio 1940
GENERE
Pop

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