Playlist: artisti
- The King inizia la sua carriera interpretando brani rhythm & blues, gospel e country. Nel 1954, a Memphis, registra il brano “That's All Right”, prodotto dalla Sun Record, che diventa una hit a livello a locale. il successo crescente dei suoi singoli lo porta a firmare con la RCA l'anno seguente e pubblica nel 1956 il suo primo album, che lo catapulta in vetta alle classifiche internazionali. Negli anni '60, oltre a un'intensa attività live, recita in molti film, che hanno le sue hit come colonna sonora. Continua a registrare e a esibirsi senza sosta fino al 1977, anno del decesso.
- Elvis Presley è il protagonista di queste famose canzoni scritte per essere intonate sotto l’albero, che hanno il potere di rendere ancora più incantevole un periodo magico dell’anno. Morbido e caldo, il timbro dell’icona di Tupelo è avvolto dalle luminarie di corali armonie di stampo gospel e si mostra a proprio agio in versione addobbata, anche tra placidi accordi di piano e note pizzicate di contrabbasso. Le radici blues e rock’n’roll dell’artista sono tuttavia fondamentali per far emergere l’anima pop di immacolati standard, le cui reinterpretazioni stupiscono per credibilità ed efficacia.
- L'eredità di Elvis Presley pesa su mezzo secolo di musica popolare. La voce dinamica e lo stile spigliato del Re hanno fomentato le invasioni britanniche, dal beat alle ballate di John Lennon fino ai tormentoni di George Michael. Anche l'hard rock ne ha ripescato l'indolenza, ma, al di là dei revival, il suo carisma si ritrova nei gruppi punk come nel crooning blues di Tom Jones.
- Seducenti gemme R&B, scorribande boogie e languide note notturne rappresentano solo parte delle radici musicali di Elvis Presley. Le chitarre in fiamme di Bill Haley & His Comets, l'irruente approccio alla tastiera che ha reso celebre Fats Domino e l'elegante portamento di Ella Fitzgerald incontrano schiette prove honky-tonk e raffinate timbriche soul per dare vita a uno stile rivoluzionario.
- La vasta produzione di Elvis Presley comprende sognanti riverberi e R&B accesi da vivaci sezioni di ottoni. Il Re frammenta il potente vibrato per rivelare profonde ferite d'amore e vi rinuncia del tutto in favore di intro parlate: chitarre hawaiane, ruggiti rock'n'roll e registrazioni d'epoca completano una selezione dove pathos e swing non sono altro che due facce della stessa medaglia.
- Oltre il mito, la magia catturata in studio e le indimenticabili visioni cinematografiche restano i live, prova regina della potenza di The King. Dal debutto al grande ritorno, fragorosi applausi seguono la sua spontaneità tra Honolulu e Las Vegas passando per Memphis, incapsulando intensità, momenti rilassati e cover in un vortice di orchestrazione, cori e ironici commenti del Re.