Il dono di una voce senza tempo Adele l’ha avuto alla nascita. Quella di raccontare i cuori infranti è invece una capacità perfezionata a suon di album e record. Nata a Tottenham nel 1988 e cresciuta a South London, la cantante ha costruito il proprio gusto tra gli ascolti pop della madre e una passione viscerale per Etta James ed Ella Fitzgerald. Dopo il diploma musicale alla BRIT School nel 2006, un demo pubblicato sui social da un amico cattura l’attenzione delle etichette inglesi a caccia di una nuova Amy Winehouse. Fin dal debutto del 2008, 19, Adele si è però dimostrata unica, grazie al registro da mezzosoprano, l’attitudine spontanea e una scrittura empatica e commovente. Il contatto diretto con il country nel sud degli Stati Uniti e la chiusura di una relazione hanno dato al successivo 21 e al suo soul una profondità inedita, tra sensibilità contemporanee ed echi lontani, portando l’album del 2011 a sbancare con singoli come ‘Rolling In the Deep’ e ‘Someone Like You’. Considerata ormai un classico vivente, riverita ai Grammy e adorata da stadi stracolmi, la londinese ha continuato a riversare nelle canzoni fasi della vita come il matrimonio, la nostalgia e la maternità, tutti confluiti in 25: l’album del 2015 è l’ennesimo successo che l’ha spinta oltre la comfort zone sonora e ne ha blindato lo status di interprete malinconica con ‘Hello’, proiettandola in una maturità per cui era pronta già dal primo giorno.