WET TENNIS

WET TENNIS

Nel 2018, l’eclettico duo EDM-pop Sofi Tukker – composto da Sophie Hawley-Weld e Tucker Halpern, originari di NYC ma con base in Florida – ha pubblicato l’album di debutto Treehouse, presentando per la prima volta un approccio unico al jungle-pop più ottimista, alla bossa nova e, diamine, alla world music in generale, perfetto sia per i club che per i festival all’aperto. Il secondo disco, WET TENNIS, è in gran parte il risultato delle dirette streaming regolarmente proposte durante la pandemia da COVID-19, un’uscita che espande ulteriormente la loro energia idiosincratica. Da una parte, campionano ‘Tom’s Diner’ di Suzanne Vega (‘Summer In New York’) e, a detta di Halpern, trovano ispirazione negli “Chic e negli *NSYNC” (‘Wet Tennis’); dall’altra, lavorano con il DJ turco Mahmut Orhan (‘Forgive Me’) e con il duo maliano Amadou & Mariam (‘Mon Cheri’) per una collezione di musica senza confini. “In questo album abbiamo abbracciato molti più generi”, racconta Hawley-Weld a Apple Music. “Dovevamo trovare il giusto equilibrio tra l’onestà riguardo a come ci sentivamo e una certa dose di ottimismo. Se c’è un brano emotivo o negativo, è sempre seguito da uno pieno di speranza”. Il messaggio è riscontrabile anche nel titolo dell’album: una celebrazione dello sport – poiché il duo lavora in squadra, come se si rimandasse una palla avanti e indietro – e una sfida all’immagine tradizionale, affinché sia più inclusiva: “bagnata e sexy e colorata”, dice. Ma è anche l’acronimo di When Everyone Tries To Evolve, Nothing Negative Is Safe. “Questa è fondamentalmente l’enunciazione della nostra tesi”, spiega Halpern. “Ovvero che quando una persona decide intenzionalmente di crescere ed evolvere nonostante gli ostacoli, continuando a rimanere positiva, la negatività non è sicura. La si può sempre attraversare”. Qui sotto, il duo ci conduce traccia per traccia all’interno di WET TENNIS. ‘Kakee’ Sophie Hawley-Weld: “Questa canzone è un’ode al mio frutto preferito, il caco. Era un’ossessione, allora ho contattato Chacal, il poeta brasiliano col quale abbiamo collaborato fin dagli inizi. Vive a Rio, e gli ho detto ‘Chacal, dobbiamo assolutamente scrivere una poesia su questo frutto’. E così ha buttato giù questi versi totalmente assurdi sul caco, rimanendo fedele alla forma. Una poesia sexy, con un’atmosfera alla James Bond. Chissà a che genere appartiene questa canzone”. ‘Original Sin’ SHW: “Che la gente sia religiosa o meno, l’idea del peccato originale è fortemente presente nel cervello e nella psiche di molte persone, in un modo o in un altro. Penso che quel tipo di mentalità possa causare gravi danni. Parte di quel che proviamo a fare con la [nostra fanbase] Freak Fam e col messaggio che portiamo nel mondo è affermare che siamo a un grado di perfezione, con i nostri difetti, desideri e i cosiddetti peccati. Il nostro messaggio è ‘Ehi, trattati bene’. Bisogna essere consapevoli che siamo esseri umani, e gli esseri umani sono pieni di meravigliosi errori”. ‘Summer In New York’ Tucker Halpern: “All’inizio abbiamo scritto la canzone senza il sample di ‘Tom’s Diner’. Successivamente, abbiamo realizzato che connettere le due idee era vincente, perché quello è uno dei pochi brani che ci venivano in mente dove sono racchiusi i dettagli di un giorno intero, le cose che si fanno normalmente. Inoltre, parla di New York, ed è una cosa che ci faceva stare bene. Dopo che l’abbiamo finita, la canzone è diventata subito la nostra ossessione, al punto che abbiamo capito di voler tornare nella Grande Mela, e così abbiamo comprato una casa a New York”. ‘Forgive Me’ SHW: “Al tempo pensavo ‘Non ho voglia di scrivere, sto male’. E ora, si è tramutata magicamente in una cosa che mi mette in contatto con persone di tutto il globo che ascoltano la canzone e dicono: ‘Ehi, anch’io sto attraversando qualcosa di simile. Grazie mille per averla scritta’. Una situazione meravigliosa da sperimentare. E poi, Mahmut Orhan è uno dei nostri artisti preferiti al mondo. Ha remixato i nostri brani ‘Drinkee’ e ‘Swing’. I suoi remix sono tra i pezzi musicali che preferiamo, e il violino turco è davvero straordinario”. ‘Wet Tennis’ SHW: “In pratica, eravamo a casa nostra e Tucker, giuro, ha completamente cambiato personalità. Qualcosa ha preso il sopravvento sul suo corpo, è diventato qualcun altro e ha iniziato a cantare, ‘Sì, questa è la vita’. Ballavamo per casa, intonando la canzone immedesimati in questo buffo personaggio. Poi l’abbiamo portata a un gruppo di totali fuoriclasse della musica a Miami. Abbiamo avuto a diposizione il meglio all’organo, dei fenomeni alle trombe e il top del Brasile in fatto di percussioni, che hanno donato un sacco di musicalità alle parti”. ‘Interlude’ SHW: “Questa serve a rifarsi la bocca: separa la prima metà dell’album dalla seconda. E il testo è in realtà l’acronimo di When Everyone Tries To Evolve, Nothing Negative Is Safe. Finisce con ‘Maybe I don’t want to know what’s on the other side’ [‘Forse non voglio sapere cosa c’è dall’altra parte’], e poi, dall’altra parte, ci trovi la canzone ‘Sun Came Up’. È come se finissi una giornata e ne iniziassi una nuova. Una pausa prima di riprendere a ballare”. ‘Sun Came Up’ (feat. John Summit) TH: “Quando facevamo le dirette streaming durante la pandemia, suonavamo molta musica di John Summit, e lui stava conquistando popolarità. Quando eseguivamo le sue canzoni lo taggavamo, e poi abbiamo iniziato a parlarci in DM su Instagram. Gli abbiamo inviato l’idea per questo brano, un demo, e nel giro di un paio d’ore, lo giuro, ci ha mandato una nuova versione. Ci siamo scritti per qualche giorno. È stato piuttosto divertente perché lui è un festaiolo, ed è autentico, ma la cosa che la gente non riesce necessariamente a vedere è che, sì, magari fa baldoria tutta la notte, ma alle 8 del mattino è in piedi per lavorare alla canzone e rimandarcela indietro”. ‘Larry Bird’ (feat. Tucker’s Dad) TH: “Per tutto il tempo in cui ho giocato a basket, ho sempre indossato il numero 33. Ho giocato al college. Larry Bird è stato una fonte di ispirazione a cui guardavo con ammirazione. Non era il più atletico, il più forte o il più naturalmente dotato, ma si tuffava sul parquet, dava tutto se stesso. Era un punto di riferimento, e penso di aver portato questo nel mondo di Sofi Tukker. Ho un 33 tatuato in verde sulla mano. Stavamo valutando di prendere alcune vecchie voci di annunciatori/commentatori da YouTube, ma poi abbiamo pensato ‘Sai cosa sarebbe più figo? Se fosse mio padre a parlare di Larry Bird. Lo registriamo e lo inseriamo nella canzone’. Per me è stata un’incredibile quadratura del cerchio, e mio padre è molto contento di farne parte”. ‘Hold’ (feat. BOII) TH: “Ci piaceva l’atmosfera naturale di quel vecchio campione [‘María Busca a Jesús’ di Ricardo Archuleta], e abbiamo lavorato alla canzone con un gruppo che si chiama BOII. L’abbiamo cominciata su un tour bus, forse quattro anni fa o giù di lì. È il brano più vecchio dell’album, ha gettato le basi per il sound della produzione e della canzone, e ha richiesto molti rimaneggiamenti per arrivare al punto in cui ci sembrava soddisfacente. È davvero bella e fondamentalmente parla dell’essere in grado di amarsi prima di poter amare altre persone, e di riuscire ad affrontare la solitudine sentendosi comunque a proprio agio”. ‘Mon Cheri’ (feat. Amadou & Mariam) SHW: “Ci arriva un’e-mail che chiede ‘Con chi vorreste collaborare, più di tutto?’. Abbiamo risposto Amadou & Mariam, e alla fine il sogno si è realizzato. È un brano luminoso, dall’aria speranzosa e ottimista, e parla dell’amore eterno; ci rende felici. Dentro ci trovi francese, bambara e portoghese”. ‘Freak’ TH: “È punkeggiante, una specie di canzone rock, batteria e basso. Ti disorienta”. ‘What A Wonderful World’ SHW: “Come dicevamo, stiamo sicuramente giocando con un sacco di generi diversi in questo album, e così c'è anche un brano ‘da papà’. Mio padre mi cantava questa canzone quando sono nato, e volevamo proprio concludere il disco con una nota positiva e di speranza. Ci è sembrato il modo perfetto per farlo. È rasserenante, come una posizione di savasana alla fine della pratica yoga. Il ritmo rallenta: hai ballato e fatto baldoria finora, ma adesso è il momento di riflettere sul fatto che stiamo vivendo in un meraviglioso, bellissimo mondo”.

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