A nove anni di distanza dal monumentale concept onirico Sleep, Max Richter torna a indagare la materia del sonno da una nuova prospettiva, riprendendo la struttura di tre brani dell’album per intrecciare l’essenzialità del pianoforte e la qualità immersiva del progetto. Convinto sostenitore della rigenerazione della musica, il compositore cambia angolo ed esplora concezioni alternative di tracce già pubblicate ma non ancora esaurite. Se in ‘Dream 0 (till break of day)’, la partitura vocale lascia spazio a un arrangiamento per quattro mani, in ‘Non-eternal’ lo spettro sonoro dello strumento si allarga agli echi artificiali del tape delay, mentre ‘Return 2’ è il personale riadattamento della versione originale per archi.