

Yannick Nézet-Séguin coinvolge The Philadelphia Orchestra in quello che suona quasi come un modo per vendicare il disastroso trattamento riservato alla Sinfonia n. 1 nel giorno della sua presentazione a San Pietroburgo nel marzo del 1897. Ne scaturisce una prova vibrante, che evidenzia l’originalità di Rachmaninov nell’uso degli archi e dei fiati tra estasi e oscurità. Scegliendo di abbinare all’opera le Danze Sinfoniche, Op. 45, direttore ed ensemble favoriscono il confronto stilistico tra uno dei primi lavori e l’ultima suite, composta dall’autore proprio pensando all’organico americano.