Tra cadenze irregolari, synth e chitarre distorte, la penna di Dough Martsch guida i Built to Spill in un raffinato percorso nel subconscio a ritmo di indie rock. La sottile psichedelia di ‘Randy Described Eternity’ apre le danze su frequenze downtempo, prima di fare spazio agli ipnotici riverberi di ‘I Would Hurt a Fly’. È il preludio a un’opera audace, in cui cantilene oniriche, valzer alterati e note acustiche a bassa definizione affiancano momenti di pura sperimentazione noise.
- Silver Jews
- Modest Mouse
- Guided By Voices
- Sonic Youth
- The Dismemberment Plan
- Wolf Parade
- The Microphones