Paradize

Paradize

Paradize rappresentò una rinascita per gli Indochine. I synth cavernosi e le chitarre iperdistorte della title track danno al disco un sentore di industrial minaccioso, ideale per parlare di sesso e religione. La stessa energia spinge la corsa garage di ‘Punker’ e rende maestoso lo shoegaze di ‘Dunkerque’, cantata da Nicola Sirkis a mo’ di oscura nenia pop. Tra nostalgie post-punk e new wave, la band trova una nuova impronta nel rock selenico di ‘J’ai demandé à la lune’ e del finale pianistico.

Seleziona un paese o una regione

Africa, Medio Oriente e India

Asia Pacifico

Europa

America Latina e Caraibi

Stati Uniti e Canada