Pur avendo composto questi cinque concerti per violino prima dei vent’anni, Mozart dimostrava già una straordinaria padronanza dello strumento. Ed è l’interpretazione strettamente fedele a determinare la riuscita della prova di Renaud Capuçon, affiancato da un’orchestra di dimensioni relativamente ridotte. Se il finale del ‘Concerto n. 2’ assume connotati affascinanti e gradevoli, il Rondò che conclude il ‘N. 5’, con il suo giocoso senso dell’umorismo, viene eseguito con grande eleganza e sobrietà. L’Orchestre de Chambre de Lausanne fornisce un prezioso accompagnamento traccia dopo traccia.
- Isabelle Faust, Il Giardino Armonico & Giovanni Antonini
- Thibaut Garcia
- Alexandre Tharaud, Orchestre National de France & Louis Langrée
- Trio Dichter, Théotime Langlois de Swarte, Hanna Salzenstein & Fiona Mato
- Albrecht Mayer & Berliner Barock Solisten