Monteverdi: Vespro della Beata Vergine

Raphaël Pichon era solo un bambino quando scoprì il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, pubblicato nel 1610 e che resta tutt’oggi una partitura enigmatica con ampio spazio per l’interpretazione. A oltre 25 anni di distanza, il musicista francese chiama a raccolta l’ensemble Pygmalion per dare respiro a un’opera che definisce “una vera odissea”, qui immortalata in una lettura innovativa e profondamente originale: i passaggi vocali di collegamento vengono meno, cedendo il passo a un’antifona aggiuntiva e a un nuovo finale che evidenzia il carattere circolare di un’esecuzione impeccabile.

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