Meddle rappresenta la prima realizzazione esteriore delle sonorità dei Pink Floyd, che fino ad allora si erano sviluppate solo a livello interiore. La tecnologia degli studi di registrazione e l'abilità strumentale della band si erano finalmente evolute al punto in cui i lussureggianti panorami onirici del gruppo potevano finalmente essere espressi. Considerato un album di transizione tra gli esordi della band e l'ambiziosa concettualità di The Dark Side of the Moon, Meddle rimane uno dei manifesti più potenti dell'era post-psichedelica. Il brano principale, "One of These Days", ha un incedere pulsante, quasi extraterrestre, accompagnato da vorticose coloriture tastieristiche. "A Pillow of Winds" è una ballata acustica perfetta per chi sogna ad occhi aperti. Nel mezzo della prima metà dell'album si trova “Fearless”, uno dei brani più belli e dolci della band, un misto tra groove cosmico e folk acustico. Allo stesso tempo, i 23 minuti e 1/2 di "Echoes", dai bip iniziali fino alla cavalcata strumentale in più parti, dimostrano la passione della band per la grandiosità. Infine, Meddle ci mostra la band operare collettivamente, scrivere insieme e aggiungere elementi decorativi inaspettati a tutta l’opera.