KIRK

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Nel video di ‘Walker Texas Ranger’, l’MC DaBaby conduce un pick-up giù da un precipizio con indosso una giacca di pelle invecchiata e un cappello da cowboy. Insieme al clip di ‘Suge’, dove lo si può vedere ballare in uniforme da postino e ostentare muscoli posticci, questo ha autorizzato i patiti del rap di una certa età a paragonarlo a esuberanti superstar del passato quali Ludacris e Busta Rhymes. Come però dice DaBaby stesso, questa innata eccentricità è parte di lui quanto i tatuaggi e i gioielli che sfoggia. “Non mi prendo mai troppo sul serio”, ha confessato a Ebro di Apple Music prima dell’uscita di KIRK. L’album arriva sette mesi dopo Baby on Baby, il progetto con il quale il rapper è esploso, di cui fanno parte ‘Walker Texas Ranger’ e ‘Suge’. “Un sacco di fratelli sono troppo rigidi e preoccupati della loro immagine. Un’immagine molto diversa da quello che sono davvero a porte chiuse o a telecamere spente. Visto il modo in cui un business come questo monopolizza il tuo tempo, essere se stessi è la cosa più intelligente che una persona possa fare.” KIRK è DaBaby all’ennesima potenza: su ‘INTRO’, l’MC va a fondo nella storia della propria famiglia, parlando candidamente della perdita del padre nel pieno della sua crescita. Un tema che riprende anche in ‘GOSPEL’, brano che ospita i versi schietti di Chance the Rapper e Gucci Mane e conta sul sostegno R&B del cantante YK Osiris. Come le precedenti hit dimostrano, DaBaby è ben equipaggiato per reggere da solo il peso di un pezzo, ma bisogna ammettere che il risultato dei tandem del suo flow con voci del calibro di Nicki Minaj su ‘iPHONE’ (“DaBaby and Da Barbie,” scherza lei) o di Lil Baby e Moneybagg Yo su ‘TOES’ e dei Migos su “RAW S**T” è strepitoso. Lo stile di DaBaby è fatto anche di quella goliardia un po’ assurda sulla quale molti di questi artisti hanno costruito il loro nome. Radicato in una sorta di narrazione non lineare, ogni verso è l’occasione per mettersi in mostra. Il ritornello di ‘VIBEZ’ trascina gli ascoltatori in un breve viaggio attraverso una giornata tipo. “She wanna f**k with me but I don’t got the time/I just hopped off a private plane and went and hopped on 85/Go call my chauffeur, b**ch, ’cause I don’t like to drive/We in Suburbans back to back and we gon’ fill em up with vibes” [“Lei vuole s*****e con me ma io non ho tempo/ Sono appena sceso da un aereo privato e saltato su una 85/ Chiama il mio autista, s*****a, perché non mi piace guidare/Andremo in periferia back to back e li riempiremo di vibrazioni”]. Il fatto di avere una buona reputazione come rapper è una cosa che l’MC non prende alla leggera ma allo stesso tempo, come direbbe lui stesso, rappresenta solo un lato della sua personalità. “Lascio che la musica mi porti là. Ma in fin dei conti, non sono uno sciocco”, spiega a Ebro. “Posso avere una conversazione con qualcuno che è andato a scuola 10 anni senza perdere un colpo, averlo sulla mia stessa frequenza e viceversa. Poi vado per strada e parlo con qualsiasi fratello. Sono semplicemente una persona versatile. E ho abbastanza cervello per poter giocare con le parole.”

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