Goodbye Yellow Brick Road (2014 Remaster)

Goodbye Yellow Brick Road (2014 Remaster)

Dopo essere schizzato come un missile dalle sontuose orchestrazioni di ‘Your Song’ e ‘Levon’ a ‘Crocodile Rock’ in meno di tre anni, Elton John decise che era il momento giusto per dire qualcosa di importante che tenesse insieme tutti i suoi istinti musicali. Il doppio LP del 1973 Goodbye Yellow Brick Road consolidò non solo l’eclettismo a tratti ribelle del cantante, ma anche la disponibilità del pubblico a seguirlo su qualsiasi strada. Il risultato fu il suo apice critico e commerciale, un album la cui scaletta sembra quasi una raccolta di grandi successi e il ritratto definitivo di un artista al massimo delle sue capacità. La sequenza di apertura è una sorta di rimando alla prima parte della carriera e alla fase imperiale, in cui oscillazioni musicali molto ampie si mescolano con i testi sempre più cinematografici e intensi di Bernie Taupin. Quintessenza del rock nell’era dell’FM, ‘Funeral for a Friend/Love Lies Bleeding’ sfocia nel sentimentale e oggi assai diffuso omaggio a Marilyn Monroe ‘Candle In the Wind’ ed esplode in un delirio completamente eltoniano con ‘Bennie and the Jets’. Molti brani (la malinconica title track, ‘Saturday Night’s Alright for Fighting’, ‘Grey Seal’) sono diventati pilastri dell’airplay, mentre altri (la maniacale ‘Your Sister Can’t Twist [But She Can Rock ‘N Roll]’) meritano maggiore attenzione di quella che hanno ricevuto, probabilmente a causa dell’enorme quantità di materiale valido che caratterizza questo lavoro.

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