Gal Costa

Gal Costa

Il secondo album della diva del Tropicália e il primo da solista è un’esplosione psichedelica che non risparmia niente in fatto di feedback ed effetti, alzando lo standard dell’azzardo sperimentale sulla scena di fine anni ’60. Nel pieno controllo di sé ma in un intenzionale turbinio di contraddizioni lanciato verso il caos totale, la voce di Gal Costa si trasforma in grida e gemiti per poi tornare alla melodia, rapita da un secco groove che cresce fino a diventare un’intera orchestra con l’aggiunta di fiati e archi.

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