Antti Tuisku rischia la carta della provocazione e inietta potenti dosi di erotismo nel suo pop a propulsione dance. Volutamente ambigui, i testi sposano una causa sonora che gioca con distorsioni vocali e casse in quattro, spingendo le chitarre acustiche su beat ostinati e trovando in VilleGalle una guida tra le cadenze caraibiche. Se in ‘Saikkuu’ dimostra anche notevoli doti da rapper, il cantante snocciola un saggio di vocalità emozionale sui registri di ‘Hiton pelkuri’.