Trovare la location giusta è stato cruciale per la Sessione classica di Fenella Humphreys. “Il mio appartamento era troppo piccolo per dare un bel suono all’incisione, così una delle mie conoscenze a Londra mi ha detto che potevamo usare il suo salotto”, dice l’artista britannica. “È stato strano registrare in una stanza piena di divani e tappeti, ma questo ha creato un’atmosfera rilassata e distesa come normalmente non succede nelle registrazioni”. Questa serenità si riflette nella traccia d’apertura, ‘La fille aux cheveux de lin’ [‘La ragazza dai capelli di lino’] di Debussy. “È stata scritta originariamente per pianoforte nel 1909/10”, spiega. “Da piccola adoravo ascoltarla, così mio padre ha trovato un arrangiamento per violino e pianoforte. Durante il lockdown, ho iniziato ad arrangiare per violino solo una serie di partiture che amavo. Questa è stata una delle prime che ho trasposto. Mi riporta ai miei 10 o 11 anni, quando il mondo mi sembrava un luogo molto più semplice”. Un altro brano rivisitato che le evoca momenti felici è ‘Moon River’ di Henry Mancini. “Appena ho visto Colazione da Tiffany, volevo essere Audrey Hepburn”, ricorda. “La scena in cui si siede alla finestra della scala di sicurezza e canta ‘Moon River’ è pura perfezione. Non sarò mai in grado di ricrearlo nella mia vita, o di cantare in quel modo, ma posso prendere quella canzone, eseguirla e immaginare!” Per la scelta finale, l’ispirazione è arrivata grazie all’amica Seonaid Aitken. “È incredibilmente poliedrica, una violinista stupenda, una compositrice, cantante, musicista tradizionale e artista jazz”, osserva Humphreys. “‘The Mad Piper’ è un pezzo favoloso che aveva originariamente scritto per poterlo eseguire all’esame finale di violino alla scuola di musica, mescolando influenze folk e virtuosismi a più non posso. L’inquietante melodia iniziale è una delle principali ragioni per cui questa musica mi ha completamente rapita”.
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