C.P.E. Bach: Magnificat, Wq. 215

Basandosi su questo incredibile lavoro corale, non esiste alcun pericolo che Carl Philipp Emanuel Bach finisca per vivere nell’ombra di suo padre, J. S. Bach. Se il Magnificat del 1749 attinge allo stile italiano e infarcito di trombe dell’ambientazione musicale composta dall’illustre genitore circa 20 anni prima, l’erede dimostra di avere personalità da vendere. Dove i movimenti d’apertura presentano accenni di energia vivaldiana e di umorismo alla Haydn, l’opera è altrove punteggiata di momenti di superlativa tenerezza, che raggiungono l’apice nel “Suscepit”. Questa formidabile e pluripremiata esecuzione della partitura è affiancata dalla Sinfonia in Re maggiore – una delle preferite dell’autore – e da un altro lavoro corale, Heilig ist Gott, orchestrato per doppio coro. L’album è una brillante opportunità per esplorare il lascito del compositore oltre il noto repertorio per tastiera.