Giorgio Antoniotto, due anni più giovane di Vivaldi nonché autore del celebre trattato L’arte armonica, lasciò il violino per dedicarsi al violoncello dopo un infortunio a una mano dovuto, si pensa, a un duello. Queste sette sonate sono la dimostrazione che il musicista arrivò a padroneggiare il nuovo strumento tanto quanto il violino e sono diventate una pietra miliare del repertorio per violoncello. Claire Lamquet si dimostra all’altezza della sfida, eseguendo questa ingegnosa musica con grande eleganza e in perfetta sintonia con gli altri strumentisti.