L’impressionante scalata della collaborazione con Meghan Trainor alle chart pop del 2015 la dice lunga su quanto la ricetta di Justin Weaver contenga elementi appetibili anche per un pubblico non incline al country. È però a Nashville che l’artista americano completa una solida formazione nel rock melodico e ammassa un parco clienti composto da nomi come Brantley Gilbert e Dustin Lynch.