All'inizio degli anni '70 Cocciante indugia tra sfumature prog e cantautorato. Un'apparente contraddizione che si risolve in Anima, pietra miliare della canzone italiana. Un album che non solo contiene i primi successi del musicista, ma anche i tratti salienti del suo stile, caratterizzato da una voce capace di ruvidezze al confine con l'urlato, di sporcature che esaltano la tensione emotiva. Nei lavori successivi affina la sua scrittura: partendo dal pianoforte, usa con accortezza i più vari arrangiamenti per narrare con forza storie d'amore diventate patrimonio comune.