Marshall Crenshaw usa i timbri schietti e il respiro del grande pop anni '50 e '60 per intraprendere un appassionante viaggio nel tempo punteggiato di tracce di vasta portata melodica. Ballate romantiche venate di jangle e ritmi briosi ampliano un repertorio incentrato su frizzanti chitarre elettriche e accompagnamenti misurati, ma comunque ricco di luminose armonie vocali e morbidi riverberi. La sua è una scrittura pregevole e sofisticata, dove i suoni hanno raramente durezza assertiva, assumendo piuttosto i contorni sfumati e le tonalità pastello dei ricordi.