Si dice che il suo debutto alla Carnegie Hall sia noto come il Terremoto Heifetz. Definito dal New York Times forse il più grande violinista di tutti i tempi, porta una ventata di innovazione alle regole del violino e si dedica con grande tecnica ai lavori di Bach, Beethoven e Mozart senza scordare i contemporanei Stravinsky e Korngold. In seguito a un infortunio al braccio destro si concentra sulla didattica: famose sono le sue videolezioni di violino. Il suo vibrato è eterno e degno di un ascolto curioso.