Il falsetto e le tastiere di Stevie Wonder cambiano le regole del groove, evocando tracciati ritmici fondamentali per l'imprinting di gruppi come i Jamiroquai. Le traiettorie funky dell'artista del Michigan tornano nell'inconfondibile timbro di basso che segue i vocalizzi di Lauryn Hill, mentre campiture di vocoder e scampoli di synth sono ciliegine sulla sontuosa torta pop di Michael Jackson.