Francis Cabrel si fa notare alla fine degli anni ‘70 con uno stile melodico che rilegge i timbri tipici dei songwriter statunitensi attraverso il taglio ironico e disincantato della poetica cantautorale francese. Dotato di una voce affabile capace di sporcarsi con naturale espressività, il musicista crea arrangiamenti compositi in cui anche pianoforte e cori di bambini circondano la chitarra acustica. Se però decide di accendere gli amplificatori, dalle sue corde fluiscono narrazioni robuste arricchite da creative soluzioni ritmiche o da accenni blues e R&B.