Tra i maggiori esponenti della Neue Deutsche Härte, dalla prima metà degli anni Zero gli Eisbrecher hanno travolto la Germania combinando le sonorità cupe e spigolose tipiche dell’alternative metal con groove profondi, parentesi ballabili e sinistre manipolazioni sintetiche. Il conturbante immaginario marinaresco della band fa leva sul timbro cavernoso del frontman Alexx Wesselsky per evocare scenari claustrofobici, tra suggestioni gotiche e gelide impressioni industrial. Riff granitici e cadenze insistenti tengono alto il tasso di energia, per poi lasciare spazio a torbide soste atmosferiche.