Sorvolando le pagine meno frequentate della discografia di Djavan, si delinea l’immagine ibrida di un musicista dallo spirito internazionale. Le movimentate cadenze danzanti del samba cedono il passo a suggestioni rock e arrangiamenti stratificati con un occhio rivolto alla tradizione, in un quadro multicolore che comprende anche sorprendenti deviazioni in inglese ed episodi di matrice africana.