Fu un figlio di immigrati nato a Brooklyn a coniare uno stile finalmente vernacolare per la musica classica americana: formatosi a Parigi fra letterati espatriati e allievi di Stravinsky, Aaron Copland trovò un'identità musicale nazionale nei suoi poemi sinfonici ispirati al mito della frontiera che interiorizzavano tradizioni popolari lontane, contaminazioni jazz e sperimentazioni dodecafoniche. Il suo approccio melodico orchestrale influenzò Bernstein, che di Copland fu anche fondamentale interprete.