La leggenda vuole che i Glass Animals abbiano scelto il loro nome mettendo insieme due parole trovate a caso sul dizionario: anche se non fosse vero, sarebbe difficile trovare una combinazione migliore per descrivere la fusione di purezza e primordialità dell’art pop proposto dalla band. ∙ Nel 2014, Zaba piomba sulla scena come un fulmine che apre uno squarcio nell’art-rock psichedelico, creando una nicchia sonora atmosferica e ballabile percorsa dalle sinuose influenze R&B della voce di Dave Bayley. ∙ La fascinazione per i beat hip-hop evidenziata in alcuni punti dell’album porta nel 2015 alla collaborazione con l’MC Joey Bada$$ in ‘Lose Control’, bizzarra perla di rap allucinato confezionata in un involucro etereo. ∙ Frutto di un collage di esperienze e aneddoti da tour, How to Be a Human Being replica nel 2016 il successo del predecessore, aggiungendo all’impianto slow jam a 8-bit e groove sbilenchi che arricchiscono l’arsenale di caracollanti inni funky. ∙ Dopo il terribile incidente stradale che risparmia per miracolo il batterista Joe Seaward, il gruppo elabora la paura e la sofferenza in Dreamland, del 2020: è una virata autobiografica verso l’intimismo che porta in nuovi territori il tentativo di fondere stili ed epoche differenti in un sound contemporaneo, tra arpe, ritmi galoppanti ed elettronica da grande schermo.