Grazie a una mirabile capacità tecnica e fraseggi abilmente articolati, il violinista Johannes Pramsohler dirige l’impeccabile Ensemble Diderot conferendo un fascino scintillante alla formazione cameristica, forte di esecuzioni storicamente consapevoli sin dai esordi negli anni ’50. Come suggerito dal titolo stesso, gli itinerari reali o supposti delle partiture durante l’epoca barocca partono da una precoce interpretazione del Concerto Brandeburghese n. 5, che differisce dalla sua versione più nota sotto molteplici aspetti e minuzie, non ultima la cadenza del clavicembalo solo. Di pari passo, le prime registrazioni di due concerti per violino di un altamente sottovalutato Johann Georg Pisendel, specializzato in squisite progressioni lente, si affiancano alla grande scoperta dell’incantevole Concerto in do maggiore di Carlo Paolo Durant in quattro movimenti visibilmente anomali.
- Lucile Richardot & Philippe Grisvard
- Die Freitagsakademie
- Accademia dell'Annunciata & Riccardo Doni
- Bojan Čičić & The Illyria Consort
- Justin Taylor & Théotime Langlois de Swarte
- Adèle Charvet & Le Consort
- Kammerorchester Basel & Heinz Holliger