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I cori angelici e le eteree partiture orchestrali accompagnano il pianoforte di Floyd Cramer in un album che dimostra quanto il ruolo del musicista sia stato centrale e seminale nella definizione del Nashville sound dei primi anni ’60. Le sue mani accarezzano i tasti di un country dall’evidente orientamento pop, puntando i riflettori su una tecnica che utilizza il famoso slip-note per simulare lo scivolamento tipico della steel guitar ed evocare la melodiosa malinconia del cowboy solitario.