Jours étranges

Jours étranges

Azzeccati rumorismi e striature elettroniche macchiano la chiara matrice rock dell’album d’esordio in cui Damien Saëz combina sonorità alternative di fine anni ’90 con spunti personali e inattese variazioni. Spigolose note di chitarra annodano il tappeto elettrico che ospita il dipanarsi di ‘Crépuscule’, mentre i timbri acidi di ‘Jeune Et Con’ accolgono le melodiche linee vocali dell’autore francese, in grado anche di rileggere con originalità lo standard jazz ‘My Funny Valentine’.

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