Aire (Versión Día)

Aire (Versión Día)

“Siamo molto protettivi nei confronti della nostra arte”, dichiara Joy a Apple Music. “Se fosse stato possibile, avremmo pubblicato l’album già da anni. Odiamo il fatto che la gente debba aspettare”. A quasi cinque anni di distanza dal pluripremiato Un Besito Más, Aire, il quinto lavoro sulla lunga distanza del duo di fratelli messicano-americani regala vibrazioni positive in un momento in cui se ne sente particolarmente il bisogno. Un affare di famiglia dall’inizio alla fine, Aire è impreziosito dal contributo delle rispettive figlie e vede l’intervento di alcuni tra i nomi più altisonanti del panorama pop urbano. Ma soprattutto, l’album rappresenta la durevole visione artistica del duo. Jesse & Joy hanno incontrato Apple Music per analizzare tutte le tracce di Aire, compresa la realizzazione delle collaborazioni di prestigio con J Balvin e Luis Fonsi. Noah’s Intro Jesse: “La famiglia è la base su cui si fonda la nostra band. È inevitabile che ciò abbia un impatto sulle nostre vite. Abbiamo creato l’intro dell’album utilizzando il battito del cuore di Noah, la figlia di Joy. Vogliamo celebrare questi magnifici regali che ci riempiono la vita, quindi la scelta di renderli parte dell’album è stata naturale”. Aire Joy: “Originariamente ‘Aire’ è stata scritta in inglese. La prima volta che l’abbiamo scritta il titolo era ‘Airborne’—parla di quanto sarebbe bello se l’amore venisse trasportato dall’aria, se fosse in grado di inebriare al solo respiro. È un po’ diversa rispetto alla versione in inglese, perché ciò che abbiamo descritto in spagnolo può essere interpretato come un amore di coppia, ma allo stesso tempo più universale. Volevamo che quest’album fosse come una ventata di aria fresca, perché è questo che è stato per noi”. Jesse: “Abbiamo optato per un sound più minimale. Con la sua atmosfera ariosa, il fatto che questa canzone desse il titolo all’album aveva senso sotto molti punti di vista. A volte, anche in modo non intenzionale, i pezzi si incastrano alla perfezione”. Alguien Más Jesse: “Abbiamo scritto questa canzone a Miami—io, Joy e Jhayco. Per qualcuno sembra la risposta a ‘Te Boté’ dal punto di vista femminile. Quando l’abbiamo scritta non era questa la nostra intenzione, ma il senso di autostima che trasmette è lo stesso. Si tratta di riconoscere il proprio valore e metterlo in pratica”. Joy: “Quando io e Jesse entriamo in modalità creativa, siamo soliti chiuderci in studio, scrivere una canzone, e terminarla il giorno stesso. Quando abbiamo iniziato a comporre ‘Alguien Más’ non abbiamo scritto subito il testo. Ci siamo concentrati sulle melodie, dal momento che è composta da una serie di hook. A distanza di mesi, ci trovavamo a Los Angeles e abbiamo scritto il testo in meno di due ore. Eravamo pronti ad ascoltarla con orecchie diverse”. Te Esperé Joy: “Il concept alla base di Aire è quello di un viaggio. ‘Te Esperé’ fa parte dello stesso viaggio, anche se ci sono voluti due anni prima che rivelassimo le altre tappe. Alcune canzoni hanno richiesto più tempo. Lo scopo di quest’album è mostrare la nostra individualità. Io e Jesse possiamo essere molto simili, ma allo stesso tempo siamo molto diversi. Per la prima volta siamo riusciti a immortalare le reciproche individualità in ogni canzone. ‘Te Esperé’ è una canzone a due facce: la prima metà parla di come ci si sente con un cuore infranto, ma alla fine il tempo guarisce tutte le ferite. A volte avremo la fortuna di trovare l’amore in un altro luogo, oppure di imparare ad amare noi stessi strada facendo”. Fuego Jesse: “Per quanto mi riguarda questa canzone sembra quasi un film—il modo in cui inizia, il modo in cui aggiungiamo suoni contemporanei al nostro mondo, proprio come abbiamo fatto in ‘Te Esperé’. Sembra una classica ballata cantautorale, ma abbiamo arricchito le vibrazioni folk con degli elementi urban. E io sono fuoco. ‘La mia anima è fuoco, quindi fai attenzione se giochi con me’”. Mañana Es Too Late Joy: “Durante una serata di premiazione ci siamo imbattuti in José [Balvin]. Jesse è suo amico, gli ha fatto ascoltare la canzone e lui ha espresso il desiderio di partecipare. Si è trattato semplicemente di mutare la mia seconda strofa, in modo che avrebbe potuto scriverne una nuova con cui si sentisse a proprio agio e che si adattasse al tema del pezzo”. Jesse: “Ha detto ‘Wow, il suono è il vostro ma ha un’atmosfera urban che non ho mai sentito prima’. Con la sua voce ha dato la propria impronta al pezzo. È bello collaborare con altre persone, l’abbiamo portato nel nostro mondo e ne è uscita questa fusione. Siamo davvero soddisfatti del risultato. Se qualcuno ci invita a collaborare a una canzone, noi portiamo il nostro carattere, la nostra essenza. Ma ci muoviamo all’interno del loro universo e del loro sound”. Lo Nuestro Vale Más Joy: “Questa canzone ha un forte impatto nostalgico. È il brano perfetto per comunicare alle persone, senza passare per moralizzatori, che siamo tutti parte dello stesso mondo, che condividiamo lo stesso spazio e non ci rendiamo nemmeno conto che non siamo l’unica specie sulla faccia della terra. La musica, almeno per noi, è il modo per trasmettere un messaggio molto più importante del semplice intrattenimento. ‘Lo Nuestro Vale Más’, come il resto dell’album, invita gli ascoltatori a guardarsi dentro”. Hanna’s Song/Tanto Jesse: “Quando Hanna [la figlia di Jesse] mi ha fatto ascoltare questa canzone per la prima volta, aveva iniziato a scriverla a Città del Messico. C’era qualcosa in questo brano che in qualche modo associavo a ‘Tanto’. Senza nemmeno pensarci, gli accordi finali si incastravano con le percussioni all’inizio di ‘Tanto’. Funzionava sia dal punto di vista del testo che da quello del timbro”. Joy: “La storia della collaborazione con Luis [Fonsi] è divertente. Avevamo molti amici in comune, e tutti ci dicevano ‘Secondo noi sareste ottimi amici, avete così tante cose in comune’. Ce lo sentivamo ripetere spesso. Ovviamente noi lo ammiriamo molto, e lui ha sempre espresso ammirazione nei nostri confronti. Era una specie di ammiccamento professionale, un flirt musicale. Quando stavamo per pubblicare ‘Tanto’, la nostra etichetta ci ha detto ‘Ragazzi, non so se ci avete mai pensato, ma non trovate che questo pezzo potrebbe essere una conversazione tra due persone?’. La nostra reazione è stata ‘Wow, non l’avevamo mai vista da questa prospettiva’. Una curiosità: non abbiamo neppure dovuto cambiare la tonalità della canzone. Lui canta letteralmente con il mio stesso registro. E naturalmente, suona alla grande. Dopotutto parliamo di Luis, ha una voce straordinaria”. Bésame (Como Un Pez) Jesse: “In ogni album, tendiamo a inserire una canzone in cui diamo sfogo al nostro lato più infantile. Quando facciamo musica insieme, ci sentiamo sempre come dei bambini al parco giochi che fanno ciò amano. Nel primo album era ‘Espacio Sideral’, nel secondo ‘Chocolate’ e nel terzo ‘Gotitas de Amor’. Non lo facciamo in modo intenzionale, esce spontaneamente e alla fine si riflette nell’album. Amiamo il modo in cui questa canzone ci fa sentire. Dal punto di vista dell’atmosfera rappresenta perfettamente cioè che volevamo trasmettere con il sound di questo disco”. Valió La Pena Joy: “Probabilmente è la canzone più vecchia dell’album. Jesse è venuto da me poco prima che nostro padre morisse. Me l’ha fatta ascoltare e la mia risposta e stata ‘La adoro’. È quasi un gioco di parole, ma non è stato intenzionale. Parla della vita, delle cose che amiamo di più. Parla di chi non è più tra noi. Ed è una canzone che canta principalmente Jesse. È anche un pezzo molto nello stile di Jesse & Joy, uno di quei brani che sarebbero potuti stare nel primo, nel secondo o nel terzo album, ma che in qualche modo trova la propria collocazione nell’universo di Aire”. Jesse: “Credo che in questa canzone in particolare si senta l’influenza di Kanye e dei Bon Iver, ma anche di Johnny Cash. È la musica con cui siamo cresciuti. La cosa divertente è che alla fine dei conti suona come Jesse & Joy, in modo un po’ più libero”. Love (Es Nuestro Idioma) Joy: “Mentre scrivevamo ‘Love’, uno dei principali temi del momento era la tensione tra Messico e Stati Uniti. Eravamo letteralmente immersi in quella situazione mentre scrivevamo l’album. Una delle cose che sentivamo il bisogno di dire era cosa significasse per noi l’amore. Amore è inclusione. Amore è diversità. Come facciamo a mettere tutto ciò in musica? Con una magnifica cumbia, sembra quasi una festa. È una canzone che celebra la vita e le persone. È una canzone che celebra la diversità e il modo in cui arricchisce le nostre vite”. Jesse: “Abbiamo prodotto per intero quattro versioni diverse di questo pezzo, prima di arrivare a quella definitiva. Il risultato è una cumbia con influenze reggae. L’amore ti fa stare bene, per questo lo associamo al reggae, e alla fine è nato questo mix tra cumbia, reggae, folk e pop. È un inno alla diversità anche dal punto di vista del sound”. ¿En Qué Nos Convertimos?/Abby’s Outro Joy: “Quale modo migliore per terminare il disco se non con un punto di domanda? Stavamo parlando con un amico che ci ha aiutato nella scrittura, Poo Bear. Parlavamo di come queste canzoni ci abbiano portato a desiderare di rendere il mondo un posto migliore. Non ci piace fare la morale, perché nessuno vuole sentirsi dire cosa fare. In pratica volevamo solo far stare bene gli ascoltatori, come una sorta di effetto vitaminico. Quando una persona ascolta queste canzoni, ci auguriamo che le vitamine entrino in circolo e che portino una spinta di energia e positività”.

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